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Eccomi allora qui a rimediare e darvi sia la ricetta che le indicazioni sul procedimento per la realizzazione dell’impasto babà che, a mio parere, è uno degli impasti dalla consistenza più interessante, ma anche uno dei più difficili da realizzare, più di un grande lievitato a mio parere, ma non vi spaventate!

Basterà avere delle accortezze e il risultato potrete raggiungerlo con una certa facilità. La difficoltà sta tutta nel formare la maglia glutinica, l’incordatura dell’impasto, che come ormai sapete va fatto per ogni lievitato, solo che nel caso del babà non c’è acqua allo stato puro, ma solo quella contenuta nelle uova. Per incordare farina e uova sarà necessario incorporarle poco alla volta, come meglio spiegato nella ricetta. Il babà è l’impasto della pazienza per eccellenza! 🙂
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Food Blogging · Febbraio 4, 2011

Spaghetti alla chitarra con mentuccia e pecorino – WHB #269

Scroll down for English version

Inizio col dire che questo classico della cucina romana è una ricetta di una banalità unica ma dal sapore indescrivibile.

Se c’è un sapore con il quale posso descrivere il mio matrimonio è quello della pasta mentuccia e pecorino. Il primo a farcela conoscere è stato infatti il proprietario della casa sul lago dove Luca ed io abbiamo festeggiato il nostro matrimonio. La prima volta che lo abbiamo conosciuto ci ha accolto in casa sua con l’affetto di un lontano parente: chiacchierando piacevolmente in cucina (una enorme e stupenda cucina professionale) abbiamo preparato insieme questo magico piatto di pasta. Magico perché magica era l’atmosfera di quella giornata tra ‘amici’, anche se ci eravamo appena conosciuti. Testimonianza di quanto la cucina sia capace di scaldare in poco tempo le relazioni tra la gente. Magico perché il profumo della mentuccia fresca appena colta si mescolava a quello del pecorino romano lasciando un ricordo indelebile. Credo che il mio amore per i sapori semplici sia in piccola parte legato anche a quel giorno indimenticabile. Ho provato tante volte a rifare quella pasta, ma non sono mai riuscita a ripetere esattamente quel profumo.

Non solo – romanticamente parlando – per la specialità di quel momento, ma anche – in termini pratici – perché la mentuccia fresca (buona) è difficile da trovare e, se c’è, c’è per poco tempo. Almeno qui a Roma io non riesco a trovare la mentuccia che nel mese di gennaio e nulla più.

Ma che cos’è la mentuccia romana?

E soprattutto, quella che ho tra le mani oggi è proprio mentuccia romana o cosa? Ecco che ancora una volta il web mi è di grande aiuto per scoprire, imparare nuove cose e un po’ confondermi le idee 🙂

Ditemi se per caso sbaglio, ma mi sembra di aver capito che con il termine mentuccia si indichino in realtà 2 diverse specie di piante:

  • la mentuccia o Calaminta nepeta o ‘nepetella’ è una pianta erbacea perenne, alta poco più di 30 cm, i cui rametti tendono a disporsi orizzontalmente. Le foglie sono arrotondate e ovoidali, molto rugose ed emanano un odore molto intenso, simile a quello della menta;
  • la Mentha pulegium, in inglese European Pennyroyal, che nelle zone di Roma e Lazio viene anch’essa chiamata mentuccia (la mentuccia romana appunto), ma che si differenzia dalla nepetella per l’infiorescenza: a sviluppo verticale con fiori singoli, rosa e violetti (con la caratteristica forma a bocca) quella della nepetella, tondeggiante con fiori ravvicinati e più biancastri quella della menta poleggio.

Quale sarà la mia? A giudicare dal periodo di fioritura della mentuccia nepetella (giugno – ottobre) questa che ho usato io dovrebbe essere la mentuccia romana, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Come se non bastasse, a complicare le cose ci si mette anche la menta romana! Perché se invece di parlare di mentuccia romana parliamo di menta romana, questa è un’altra cosa ancora! La menta romana è molto simile, se non uguale, alla menta piperita. Se ne differenzia solo per il suo profumo molto più delicato, il quale fa sì che la menta romana venga usata più frequentemente in cucina della piperita. Insomma la menta romana è la classica menta che si usa per fare molti piatti della cucina tipica laziale (come ad esempio la trippa alla romana, che io confesso di odiare) ma non i carciofi: quelli romani si fanno invece con la mentuccia!

Vi ho abbastanza confuso le idee?

Tornando alla ricetta, il gioco è semplice: scolare la pasta dopo il tempo di cottura previsto, conservando un po’ di acqua di cottura. Mantecarla insieme a tante foglie di mentuccia e tante manciate di pecorino grattugiato quante ve ne pare. Aggiungere mezzo bicchiere di acqua di cottura (anche meno) e continuare a mantecare. Impiattare prima di divorare.

Questa ricetta partecipa al Weekend Herb Blogging #269, la cui edizione italiana questa settimana è ospitata da Brii, che è anche e soprattutto l’organizzatrice italiana di questo evento!

Thanks to…
Janet from Taste space, hosting this week’s English edition
Kalyn, Kalyn’s Kitchen, creator of WHB
Haalo, Cook (almost) anything at least once, manager of all events
Brii, Briggis recept och ideer, for the Italian edition and for hosting it this week
Who’s Hosting

Spaghetti with ‘mentuccia romana’ and Pecorino cheese

Let’s say this recipe is both simple (for everybody) and unique (for me).

If I were to describe my marriage in terms of a specific flavour I would surely say ‘mentuccia and pecorino spaghetti‘! Luca and I celebrated our wedding in a lake chalet, whose owner cooked this pasta for us. When we met him  for the first time he welcomed us into his home as an old friend. Pleasantly chatting in the kitchen (a huge and stunning professional kitchen) we prepared all together this magical dish. Magical because magic was the atmosphere of the time spent as friends, even if we had just met. Such situation also proves how cooking can ‘warm’ relationships in a short time more than anything else. The scent of fresh mentuccia and Pecorino marked our memories f-o-r-e-v-e-r. I think part of my love for simple tastes is due to this special day, too. Many times I tried to repeat this pasta, but I’ve never been able to reach exactly the same taste.

Not only for the specialty of that moment, but also, in more practical terms, because fresh mentuccia is difficult to find. Here in Rome I can only find mentuccia in January.

But, what is the mentuccia romana?

And, above all, what do I have in my hands? Is it mentuccia romana or something else? Here again web comes in help and make me discover and learn new things…even if sometimes it is also a bit confusing 🙂

Please do not esitate to correct me if I’m wrong: it seems to me that the term ‘mentuccia’ actually indicates two different plant’s species:

Lesser Calamint (Calamintha nepeta) or ‘nepetella’ or ‘mentuccia’, which is a beautiful perennial shrub for the herbal border forming a compact mound of shiny, green ‘oregano’-like and very rough leaves, covered with lavender pink flowers to a height of 18 inches. It’s used in Italian cuisine and its smell is very strong and similar to minth.
Pennyroyal (Mentha pulegium), also called ‘mentuccia romana’ in Rome and Regione Lazio, which is a plant in the mint genus which differs from ‘nepetella’ mostly because nepetella’s flowers are pink and violet (with the characteristic mouth’s shape), while Pennyroyal’s are more or less white.

As nepetella flowering period is from June to October, the one I have in my hands should be mentuccia romana, but I can’t say it for sure! Furthermore, mentuccia romana is not the same as menta romana (Mentha spicata or Spearmint). Spearmint is commonly used for cooking. In Regione Lazio it’s used for the famous ‘trippa alla romana‘ (I must confess that I hate it!)  but not for ‘artichokes Roman style’, carciofi alla romana, which are made with ‘mentuccia’.

Are you getting confused?? Hope not!

Just a few words for the recipe: boil your pasta or spaghetti (looking at the cooking time on the package) and leave a little bit of cooking water aside. Add a bunch of mentuccia (chopped) together with a lot of grated Pecorino cheese, as you like. Add ¼ cup of cooking water and blend well.

Enjoy!

This is my submission to this week’s Weekend Herb Blogging hosted by Janet from Taste space.

In: Food Blogging · Tagged: pasta, primi piatti (pasta rice and soup)

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Comments

  1. Sally says

    Febbraio 5, 2011 at 5:43 am

    I love learning about new foodie things and finding out about a different herb is extremely interesting. Do you think you could use ordinary mint here or would this just be all wrong? Happy anniversary.

    Rispondi
    • ackyart says

      Febbraio 5, 2011 at 10:16 am

      Honestly I think it would be quite different…but I never tried. And I think it could be good as well. If you decide to try, I suggest to use just non much fresh mint and a lot of Parmesano. Mint flavour is stronger than mentuccia’s…thanks Sally!

      Rispondi
      • ackyart says

        Febbraio 5, 2011 at 11:18 am

        sorry…Pecorino…not Parigiano! 😉

        Rispondi
  2. brii says

    Febbraio 5, 2011 at 3:29 pm

    eiii Angela, come mi piacciono i tuoi dubbi! :-DDD

    ma io lo so! perché ho visto la mentuccia romana da Graziana e poi la nepitella la conosco benissimo, ne abbiamo il Monte Baldo pieno! :-DDD
    la nepitella la usano tantissimo in toscana anche.
    bella questa ricetta, molto romantica anche!
    mi piace e proverò ma più avanti, quando qualsiasi mia menta torna a crescere.
    mamma mia non vedo l’ora che arrivi la primavera! voglio le erbe frescheeeeeee

    baciusss
    brii

    Rispondi
  3. ackyart says

    Febbraio 6, 2011 at 4:23 pm

    Ciao Brii! Sì Graziana la conosco ..tramite te e il WHB! Mi piace il ‘taglio’ del suo blog ed in effetti lei con le sue erbe è perfetta per il WHB! Le ho chiesto se mi conferma che questa sia mentuccia romana..vediamo se ci dà il suo benestare 😉
    un bacio e a domani, sono curiosa di vedere la raccolta!

    Rispondi
  4. Joanne says

    Febbraio 6, 2011 at 8:33 pm

    I feel like I learned so much from reading this post! And it’s also made me quite hungry. Delicious.

    Rispondi
  5. gianluca says

    Febbraio 6, 2011 at 9:35 pm

    Ma una macinata di pepe non ci starebbe….?

    Rispondi
  6. ackyart says

    Febbraio 6, 2011 at 9:54 pm

    @Joanne: I’m still thinking about your banana bread and your funny story!

    @Gianluca: …Mmm… sarei un po’ indecisa…non è che ‘mi’ nasconde il profumo della mentuccia????? Ho visto la tua ricettina su fb da gran chef creativo!.da provare…gliel’hai fatta una foto?

    Rispondi
  7. cinzia says

    Febbraio 7, 2011 at 1:39 pm

    …concordo con gianluca, una macinatina di pepe ci vuole, senza esgerare, però!
    oggi sole bellissimo, dai che scalda e le mente riappaiono nei nostri giardini!

    Rispondi
  8. alessia says

    Febbraio 7, 2011 at 4:21 pm

    si, tutto molto bello ma……la ricetta?????

    Rispondi
  9. ackyart says

    Febbraio 7, 2011 at 4:46 pm

    @ cinzia e gianluca: se lo dice cinzia, ke è la mia blogger ispiratrice x eccellenza allora sì: vada con il pepe!

    @ale: eh ami ami..nn leggere tutto fino in fondo male è! C’è scrittaaaa
    le dosi sono a piacimento, se proprio mi vuoi stare incasellata allora metti un mazzetto di mentuccia e 100 gr di pecorino su 400 gr di pasta…e la spolverata di pepe!
    Il WHB è uno ‘speciale’ erbe, ricette o approfondimenti su un tipo di vegetale o frutto..te capì? Baci

    Rispondi
  10. janet says

    Febbraio 8, 2011 at 4:50 am

    You make pasta simply gorgeous. I love how bright your photo is! Thanks for sharing it with WHB this week. 🙂

    Rispondi
  11. Simona says

    Febbraio 8, 2011 at 5:22 am

    Il tuo post mi ha riportato indietro nel tempo, quando accompagnavo mia madre a raccogliere la mentuccia in un posto vicino a Perugia. Senza quella mia madre i carciofi alla giudia non li faceva. Non sono brava a riconoscere le piante. La mentuccia la riconoscevo dal sapore. Pero’ mi sembra di ricordare che le foglie fossero piu’ scure. E mi ricordo i fiori violetti. Che voglia di mentuccia mi hai fatto venire! E me la devo far passare perche’ qui in California, dove la trovo?

    Rispondi
  12. Marilì di GustoShop says

    Febbraio 9, 2011 at 7:19 am

    Profumatissimi e pieni di gusto. Anche io amo la mentuccia, qui da noi si trova facilmente la mentuccia (nepitella) selvatica, un po’ pelosetta, ma con un profumo inebriante. E’ proprio vero che a volte un piatto di pasta ti può rimettere in pace con il mondo…Ciao !

    Rispondi
  13. accantoalcamino says

    Febbraio 10, 2011 at 1:21 pm

    Ciao, sei troppo forte 😉
    E cosa dire del semifreddo lassù? Vuoi vedermi tutta ciccia e brufoli? 😉

    Rispondi
  14. ackyart says

    Febbraio 13, 2011 at 9:34 am

    @Janet: Thanks Janet for your kind round up!

    @Simona: Ciao Simona, quella che raccoglievi con tua madre potrebbe essere nepetella, che sempre mentuccia è. Non sapevo che la mentuccia si usasse anche per i carciofi alla Giudia, sai? Pensavo solo per quelli alla romana. Deve starci proprio bene! cmq giorni fa al supermercato addirittura c’erano due tipi di mentuccia, una proveniva dall’Israele!! perciò perchè no in California? 😉

    @Marilì: Hai proprio ragione …è molto rassicurante..benvenuta qui!

    @Libera: in effetti tra un po’ sono io che ci diventerò se nn venite qua giù ad aiutarmi a mangiarlo!! Te lo posso spedire un pezzetto?? 😉

    Rispondi

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