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Eccomi allora qui a rimediare e darvi sia la ricetta che le indicazioni sul procedimento per la realizzazione dell’impasto babà che, a mio parere, è uno degli impasti dalla consistenza più interessante, ma anche uno dei più difficili da realizzare, più di un grande lievitato a mio parere, ma non vi spaventate!

Basterà avere delle accortezze e il risultato potrete raggiungerlo con una certa facilità. La difficoltà sta tutta nel formare la maglia glutinica, l’incordatura dell’impasto, che come ormai sapete va fatto per ogni lievitato, solo che nel caso del babà non c’è acqua allo stato puro, ma solo quella contenuta nelle uova. Per incordare farina e uova sarà necessario incorporarle poco alla volta, come meglio spiegato nella ricetta. Il babà è l’impasto della pazienza per eccellenza! 🙂
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Sul blog troverete tutti i passaggi e i consigli per realizzare un impasto perfetto! 
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Nei prossimi giorni vi mostrerò poi come promesso una nuova versione de u babà!
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La ricetta dei cookies al burro di arachidi è pro La ricetta dei cookies al burro di arachidi è pronta! Vi lascio le illustrazioni e la versione online che trovate come sempre nel link blu sotto alla mia foto profilo! 

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Vi rilascio il link alla ricetta di queste castagnole con esubero di lievito madre al cioccolato bianco: se volete realizzarle senza esubero basterà sostituirlo con 75 g di farina e 75 g di acqua. Potete aggiungere qualche grammo di lievito per dolci per farle crescere un pochino di più. 
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Che poi più che una ricetta si tratta di qualche piccola accortezza sui tempi, stesura, cottura…trovate tutto sul blog al link blu diretto nel mio profilo @ackyart 😉
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Non vedo l’ora di sentirvi scrocchiare! Audio a tutto volume! 🤩
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Cioccolato, Lievitati dolci · Maggio 24, 2020

Pane al cioccolato e nocciole

Come potete notare, a mano a mano che cerco delle varianti di gusto sul pane, mi ritrovo sempre di più ad inserire una nota dolce: sono passata attraverso il tiger bread, in cui ho inserito una nota amara di cacao, che lo rende adatto ad abbinamenti sia dolci che salati; il pane alla barbabietola, che è sicuramente una nota dolce in un pane che però resta nell’ambito dei ‘salati’.

Questo invece è un pane decisamente dolce, adatto ai momenti dolci della giornata, come la colazione o la merenda. Da solo o con una confettura mi ha stupito per la sua caratteristica di ‘dolce poco dolce’. Si sente moltissimo il cacao che, insieme alla piccola quantità di zucchero presente in ricetta, contribuisce a controbilanciare le gocce di cioccolato.

Io non riuscivo a staccarmene ed avendone fatto in quantità ho potuto surgelarlo per la colazione: tiro fuori due fette la sera prima e me lo godo morbido e gustoso come appena sfornato (più o meno!). So che per i puristi surgelare il pane non è il massimo, ma io mi trovo molto bene e con due bambini piccoli mi fa molto comodo!

Prima di passare alla ricetta vorrei poi specificare che, come al solito, quelle che vi dò sono semplici indicazioni su come realizzare questo pane al cioccolato e nocciole. Nulla è preciso, nulla è alla lettera, perché ogni lievito naturale è diverso dall’altro e solo ripetendo più volte un pane e con la vostra specifica esperienza potrete trovare la strada giusta. 

Per questo in ‘ricetta’ vi riporto dei tempi standard, ma tenete conto di tutte queste osservazioni che vi ho detto per arrivare alla vostra tempistica, seguendo comunque le indicazioni nel procedimento della ricetta per capire quando l’impasto è ‘pronto’.

Nelle note in fondo alla ricetta trovate delle indicazioni per fare questo pane al cioccolato e nocciole con il lievito madre solido o con il lievito di birra.

Pane al cioccolato e nocciole 

Difficoltà: difficile

Idratazione: 75%

Preparazione: circa 30 min.

Cottura: circa 40 min.

Riposo: Prima lievitazione in massa: circa 4 ore; seconda lievitazione in cestino: circa 2 ore a temperatura ambiente oppure 8-12 ore in frigo a +4°.

Ingredienti: 

600 g di farina forte (280-350w)

120 g di licoli rinfrescato ed utilizzato al raddoppio

470 g di acqua 

40 g di cacao amaro

30 g di zucchero 

10 g di sale

120 g di gocce di cioccolato 

25 g di granella di nocciole 

Amido di riso, per il piano di lavoro e per il cestino

Procedimento:

  • Autolisi: in una ciotola amalgama il totale della farina con 400 ml di acqua. Mescola grossolanamente fino a formare un impasto grumoso. L’importante è che tutta la farina sia ‘bagnata’ in modo da non trovarsi ad avere grumi di impasto secco fastidiosi sui bordi della ciotola che potrebbero compromettere i passaggi successivi. Per questo pulisci bene il bordo della ciotola o sposta l’impasto in una ciotola pulita e copri con pellicola trasparente. Lascia riposare a temperatura ambiente per 1 ora.
  • Impasto: trascorso il tempo dell’autolisi delle farine riprendi la ciotola e incorpora in planetaria il licoli all’impasto, con l’uso del gancio. Impasta con il gancio a media velocità per circa 10-15 minuti, finché l’impasto non si staccherà dalle pareti della ciotola e sarà ben incordato. In questa fase aggiungi la restante acqua (70 ml), poca alla volta, verificando ogni volta che sia assorbita completamente prima di ogni nuova aggiunta. Con le mani leggermente bagnate a questo punto puoi verificare l’incordatura e la velatura dell’impasto (in queste mie stories su Instagram puoi vedere la velatura e la consistenza dell’impasto incordato, prima di passare agli steps successivi).
  • Aggiungi a questo punto il cacao setacciato ed impasta fino a che non si sarà assorbito.
  • Unisci quindi lo zucchero, impasta ancora ed attendi che l’impasto torni liscio.
  • Fai la stessa cosa con l’aggiunta del sale. In totale l’impasto in planetaria può durare 20-30 minuti.
  • Con le mani leggermente umide trasferisci l’impasto su un piano di lavoro leggermente umido ed esegui una prima serie di pieghe (slap & fold) prima di ‘pirlare’ l’impasto (nel link che ti ho appena lasciato puoi trovare anche come effettuare questo passaggio di slap & fold e di pirlatura per il trasferimento dell’impasto in ciotola) e trasferirlo in una ciotola pulita: copri l’impasto con pellicola trasparente e lascia riposare per circa 30 minuti, in modo da farlo rilassare.
  • Laminazione: trascorsi circa 30 minuti riprendi l’impasto e, su un piano di lavoro liscio e leggermente inumidito, stendi l’impasto con le mani umide a formare un rettangolo di circa 40×30 cm. Questa è una misura minima. Se riesci a stendere di più l’impasto senza che si stracci sarà ancora meglio. Lo scopo è avere una superficie più grande possibile per distribuire il ripieno.
  • Distribuisci su tutta la superficie del rettangolo le gocce di cioccolato e la granella di nocciole.
  • A questo punto ripiega i lembi del rettangolo verso il centro in questo modo: partendo dai lati corti ripiegali verso il centro a portafoglio (piega a 3) ed esegui la stessa piega sul rettangolo che si è venuto a formare. A questo link trovi le foto delle pieghe da effettuare (vedi le pieghe a portafogli o a 3).
  • Una volta fatte le pieghe puoi decidere se dividere l’impasto con il ripieno di cioccolato e nocciole a metà in due pani o mantenere un pane unico (potrai sempre dividere il pane in seguito, al momento della formatura). Io di solito lo divido in questa fase e procedo in parallelo con entrambe le pezzature. Se decidi di fare in questo modo segui le indicazioni successive eseguendole sui tuoi due pani, dopo aver diviso l’impasto a metà, con l’aiuto di un tarocco. Altrimenti procedi allo stesso modo per il pane intero (in questo caso forse dovrai prolungare la cottura di 5 o 10 minuti). Potrai comunque dividere l’impasto dopo la prima lievitazione.
  • Pirla l’impasto in modo che la superficie superiore sia liscia e le ‘cuciture’ siano sotto. Trasferiscilo in una ciotola pulita, coprilo con pellicola e lascialo riposare per circa 30-40 minuti. A questo punto procedi come per qualsiasi altro pane. Esegui due o tre giri di pieghe (stretch & fold) a distanza di 30-45 minuti, effettuandole direttamente nella ciotola per rafforzare l’impasto, con le mani leggermente inumidite. Ricopri con pellicola dopo ogni piega.
  • Lascia quindi riposare l’impasto per un totale di circa 4 ore ad una temperatura di circa 25-26° fino a che l’impasto risulterà quasi raddoppiato. Nota bene che questo tempo decorre dall’introduzione nell’impasto del lievito, diciamo quindi che decorre da quando trasferisci per la prima volta l’impasto dalla planetaria alla ciotola. E’ il tempo della prima lievitazione dell’impasto ed include quindi il tempo delle pieghe e quello trascorso tra una piega e l’altra. Il numero di giri di pieghe dipende dalla consistenza dell’impasto: se l’impasto dopo il secondo giro di pieghe risulta ancora troppo morbido e poco strutturato, effettua un terzo giro di pieghe.
  • Al termine della prima lievitazione, rovescia delicatamente l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e procedi alla sua formatura, prima di trasferirlo in un cestino ben infarinato. Per la formatura di un impasto idratato come questo fai attenzione a non introdurre farina all’interno dell’impasto, cerca di muoverlo il meno possibile per non compromettere la lievitazione e aiutati con un tarocco, anch’esso leggermente infarinato. A questo link trovi un video che ti potrà aiutare sulla formatura del pane.

  • Una volta formato il pane al cioccolato e nocciole mettilo a testa in giù (quindi con la ‘chiusura’ rivolta verso l’alto, che poi sarà la base del pane) in una ciotola capiente (o un cestino di lievitazione), rivestita con un telo di lino, spolverato con amido di riso (o farina).
  • Copri l’impasto nel cestino con un panno di cotone e trasferiscilo in frigorifero per un tempo che può variare da 8 a 12 ore (temperatura di 4°).
  • Il pane sarà pronto quando avrà raggiunto un aspetto gonfio (il volume dovrà essere aumentato di almeno il 50% ma non necessariamente raddoppiato) e quando l’impasto, toccato con un dito lievemente, risulterà elastico ma non troppo (quando il pane reagisce in modo equilibrato allora è pronto per la cottura; se resta l’impronta del dito il pane sta per lievitare troppo, se l’impronta sparisce subito è troppo presto e l’impasto non è pronto e se si sgonfia appena toccato allora ha lievitato troppo: dal libro di Vanessa Kimbell, Il pane di pasta madre).
  • Quando il pane al cioccolato e nocciole sarà pronto per essere infornato, accendi il forno a 250° (ventilato). All’interno del forno metti già la pentola con il coperchio che userai per la cottura del pane. Quando il forno sarà giunto a temperatura lascia ancora un’ulteriore mezz’ora la pentola al suo interno, in modo che si scaldi al massimo.
  • A forno pronto riprendi il pane dal frigorifero, ribaltalo delicatamente su un foglio di carta forno ed esegui, con una lama affilata, dei tagli sul pane (video qui). Quindi con accortezza estrai la pentola dal forno, togli il coperchio e adagia sul fondo il pane con tutta la carta forno. Metti nuovamente la pentola in forno, con il coperchio, per circa 20 minuti.
  • Trascorso questo tempo togli il coperchio, abbassa il forno a 210° e prosegui la cottura per ulteriori 15-20 minuti, verificando che la temperatura del forno non sia troppo alta da bruciare la superficie del pane. In questo caso puoi lasciare il forno socchiuso (con un cucchiaio di legno nella fessura dello sportello).
  • In ogni caso il tempo totale di cottura potrà variare leggermente: il pane è cotto quando sarà ben brunito e quando, battendolo sul fondo, farà un rumore vuoto.
  • Una volta cotto metti il pane al cioccolato e nocciole a raffreddare su una griglia e attendi (se ci riesci…!!) che si raffreddi prima di procedere al taglio.

NOTE:

Posso usare il lievito madre solido? Sì, esistono numerose tabelle di conversionedel lievito liquido in lievito solido. In questa ricetta, per mantenere la stessa percentuale di idratazione ed utilizzando la stessa percentuale sulla farina di lievito madre solido al posto del licoli (20%=120 g), dovrò ridurre di 20 g il totale della farina ed aumentare di 20 g il peso dell’acqua.

Posso usare il lievito di birra? Sì, potete utilizzare questa ricetta ma ribilanciandola, ossia sostituendo i 120 g di licoli con 60 g di farina e 60 g di acqua da aggiungere rispettivamente alle dosi di farina e di acqua previste in ricetta. Vi ricordo di aggiungere l’acqua poca alla volta e regolarvi in base alla capacità di assorbimento della farina utilizzata. Se vi rendete conto che l’impasto non riesce ad assorbirla senza perdere elasticità e incordatura, allora NON la aggiungete. Dovrete senz’altro rivedere i tempi delle lievitazioni, seguendo comunque le indicazioni nel procedimento della ricetta per capire quando l’impasto è ‘pronto’. Il quantitativo di lievito di birra da utilizzare dipenderà dal tempo che vorrete ‘spendere’ dietro alla lievitazioni (regolatevi per una via di mezzo come 10 g, ma se avete più tempo a disposizione potete scendere).

In: Cioccolato, Lievitati dolci · Tagged: dolci al cioccolato (sweets with chocolate), lievitati dolci e grandi lievitati, Pane, Pane - pizza e torte salate (bread - pizza and savory cakes), Pane a lievitazione naturale (sourdough bread)

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